Vivere al meglio le Feste
Attraversare il periodo festivo con serenità, curiosità e gentilezza
Per molte persone il periodo delle Feste Natalizie più che riposante e sereno, può essere fonte di grande tensione: parenti da incontrare, obblighi da assolvere, feste con amici da organizzare, regali da approntare, cibi speciali da preparare e, soprattutto, la aspettativa condivisa che debbano essere giorni ‘felici’, in cui immaginiamo di doverci sentire positivi, sereni o amorevoli.
Per coloro che soffrono per la relazione che hanno con il cibo o con l’immagine del proprio corpo (cosa che non dipende solo dal peso, anzi) la situazione può essere ancora più complicata: l’abbondanza di piatti e ricette tradizionali tipica delle Festività può essere una vera sfida se non una lotta costante basata sulla sola forza di volontà e capacità di ‘resistere alle tentazioni’.
Spero pertanto di potervi offrire qualche indicazione pratica su come affrontare al meglio le feste, senza sentirvi intimoriti, sopraffatti, o in colpa, ma piuttosto a vostro agio, in pace, con un senso di presenza e una attitudine di cura e gentilezza verso voi stessi, e casomai una sana curiosità verso lo svolgersi dell’esperienza, dentro e fuori di noi.
Ho raccolto suggestioni dalle mie insegnanti Jan Chozen Bays e Char Wilkins, ma anche da altre esperte di Positive Body Image e Mindful Eating come Lynn Rossy, Virgie Tovar, Susan Albers, e altri miei maestri e insegnanti e ho aggiunto indicazioni che derivano dalla mia personale esperienza.
Il materiale è suddiviso in tre parti: ‘PRIMA-DURANTE-DOPO’ in modo da poterci prendere cura di noi in ogni fase di qualunque ‘evento’ festivo ci aspetti.
Queste pratiche, svolte con intenzione, possono davvero trasformare la tensione in agio, portando quiete e leggerezza nell’attraversare il periodo festivo ed iniziare al meglio il nuovo anno.
Spero che queste indicazioni possano essere utili non solo per chi ha disagi nella relazione con il proprio corpo, ma per tutti coloro che in qualche modo percepiscono le feste come un periodo potenzialmente ‘difficile’.
Anche se alcune indicazioni saranno espressamente rivolte al Mindful Eating, è importante ricordare che la consapevolezza del mangiare è uno dei molteplici modi che abbiamo per praticare l’attenzione al momento presente e, nel bel mezzo di un pranzo festivo, quando magari i toni si alzano, oppure quando ci dovessimo sentire a disagio, offrire una attenzione gentile a ciò che stiamo assaporando può essere una pratica di grande conforto e connessione con noi stessi e col momento presente.
PRIMA
Meditazione
Ritagliarsi un po’ di tempo ogni giorno o con una certa continuità, per praticare la consapevolezza del corpo e del respiro è un modo semplice e diretto per riconnetterci con noi stessi, con le nostre sensazioni così come col panorama mutevole di pensieri ed emozioni. Per andare incontro alla giornata con una rinnovata determinazione a rimanere connessi, presenti, consapevoli di tutto ciò che accade, soprattutto dentro di noi.
Qui è possibile ascoltare la breve meditazione: ‘Riposare col respiro’ |
Intenzione
Prima di ogni evento o situazione che potrebbe essere per noi fonte di stress, tensione, disagio può essere utile porsi alcune domande e verificare la propria intenzione.
Che cosa è importante per me in questo evento?
Qual è la mia intenzione per questo pranzo/cena/festa/incontro?
Cosa voglio essere sicura/o di ricordare?
Come posso ricordare?
Per alcune persone potrebbe essere di beneficio porsi le domande al termine di una sessione di meditazione, quando la mente è un po’ più quieta e raccolta, e magari poi scrivere le risposte a queste domande.
La pratica della consapevolezza è il primo strumento che abbiamo per aiutarci a ricordare: ricordare di rimanere presenti alle nostre vite, momento per momento.
A volte utilizzo anche remind visivi che mi aiutano a riconnettermi alla mia intenzione, ad esempio un anello o un bracciale particolari, una candela sulla tavola apparecchiata a cui ho collegato un certo significato, una immagine o piccolo oggetto da tenere in vista.
Prepararsi al meglio
Quando siamo consapevoli che stiamo per affrontare un periodo difficile e siamo consapevoli di cosa potrebbe essere difficile per noi, allora siamo in grado di mettere in atto azioni (del corpo, della mente o del cuore) che possono esserci di aiuto.
Fra queste, visualizzare noi stessi nella situazione difficile e immaginare di poter rispondere in modo consapevole e benefico per noi, può essere di grande aiuto.
In genere utilizziamo la visualizzazione in modo inconsapevole e volto al negativo, immaginando tutto quello che può andare ‘male’: in questo modo, che lo vogliamo o no, ci stiamo ‘allenando’ a far sì che le cose vadano ‘male’.
Possiamo invece immaginare noi stessi che rispondiamo positivamente alle difficoltà, o che siamo in grado di mettere i nostri limiti e dire di no quando necessario, o che ci prendiamo cura di noi al meglio, o che quando necessario ci prendiamo i nostri spazi.
Ridimensionare
In genere, tendiamo a ingigantire i problemi, focalizzandoci solo su questi o su ciò che manca, e tralasciando tutto quello che già c’è o che sta andando bene. Per modificare questo modo di vedere le cose, è di aiuto ampliare la prospettiva, alzare gli occhi, includere un orizzonte più vasto: proprio come quando al termine di ogni pratica di consapevolezza invitiamo ad allargare, ampliare il campo di attenzione ad includere tutto il corpo, anziché le singole parti, o tutti gli eventi che possono presentarsi nel campo della coscienza, in uno stato di consapevolezza aperta.
Aprire, ampliare, includere, abbracciare l’intera esperienza e non solo ciò che è ‘un problema’.
E ridimensionare, anche solo in termini temporali: le Feste sono solo pochi giorni, non hanno tutto questo peso, rispetto ai molti altri giorni presenti in un anno.
In generale
In generale, possiamo adottare le semplici routine che aiutano il corpo (e la mente-cuore) a stare bene: muovere il corpo, magari anche all’aria aperta, mangiare e idratarsi in modo regolare, riposare a sufficienza, fare cose e stare con persone che ci fanno stare bene.
Ascoltarsi
Di che cosa ho bisogno veramente?
Ogni momento può essere un buon momento per riconnetterci ai nostri bisogni più veri e profondi. Soffermarsi un attimo anche nel bel mezzo della confusione delle nostre vite e porsi sinceramente questa domanda con gentilezza può essere una vera carezza interiore, oltre a connetterci profondamente con noi stessi.
Respirare
Un solo respiro consapevole può trasformare l’esperienza.
Respira e riconosci come ti senti in questo momento.
Utilizziamo il respiro ogni volta che ne sentiamo il bisogno, che abbiamo necessità di un piccolo stacco o di lasciar andare i pensieri e tornare qui, al meglio possibile, ed esplorare quello che c’è, con curiosità e gentilezza.
Possiamo sederci, portare una mano sulla pancia o sul petto e iniziare a offrire attenzione al respiro… Il ritmo naturale e calmante del respiro.
Se ne sentiamo il bisogno possiamo anche fare qualche posizione di yoga consapevole, che ci permetta di prenderci cura delle zone del corpo che sentiamo che in questo momento hanno necessità di essere sciolte, massaggiate, allungate, ammorbidite, distese.
Qualche movimento lento e consapevole può cambiare lo stato interiore in breve tempo e aiutarci a rimanere in contatto con il corpo e le sue sensazioni, ovvero con l’esperienza di questo momento.
DURANTE
Indicazioni pratiche di Mindful Eating
Al pranzo di Natale o a Capodanno sicuramente ci saranno cibi speciali.
Mangiamo quello che realmente vogliamo, divertiamoci, gustiamo pienamente con tutti i nostri sensi!
Apprezziamo il cibo e ringraziamo chi lo ha preparato (anche se lo abbiamo preparato noi!): magari sono ricette tradizionali o piatti speciali offerti per le Feste, gusti che portano ricordi.
Assicuriamoci di godere al meglio tutta l’esperienza.
Stiamo seduti per mangiare e assaporiamo al meglio quello che mangiamo.
Rallentiamo e, se siamo in buona compagnia, non trascuriamo la connessione con gli altri, la buona conversazione, gli affetti.
Ogni tanto verifichiamo con lo stomaco quanto si sente pieno. Non si tratta di controllare la quantità di cibo che mangiamo: semplicemente -lo sappiamo- più aumenta la pienezza più diminuiscono il gusto e il piacere, quindi può essere saggio assaggiare i vari cibi in quantità tale che ci permetta di assaporarli e apprezzarli pienamente.
Alziamoci dalla tavola quando sentiamo che abbiamo finito o che abbiamo bisogno di una pausa: questo vale per una pausa dal mangiare, ma anche per una pausa dalla compagnia o dalle persone presenti o dagli argomenti di cui si parla.
Importante imparare a dire NO: in ogni momento possiamo prendere distanza, interrompere una conversazione in cui non ci sentiamo a nostro agio, allontanarci dalla tavola, o rifiutare gentilmente di assaggiare altri piatti o di mangiare ancora, se non vogliamo e sentiamo che non è di beneficio per noi.
Con le parole di una delle mie insegnanti: ‘Ricorda che i tuoi sentimenti contano. Dove c’è un’emozione, c’è qualcosa che conta, che è importante per te. Imparare a rispettare ed esprimere le tue emozioni è un passo decisivo nel processo del prendersi cura di te, specie in situazioni potenzialmente sfidanti.’
Non facciamo in modo che il cibo sia l’unico piacere in queste feste: ci sono gli amici, altri modi di stare insieme che non sia solo mangiare, ci sono i familiari, i figli – se abbiamo figli- con cui poter giocare, ma anche tempo per stare con i nostri cuccioli o animali amati, c’è la bellezza della Natura, sempre presente, c’è il gioco e il divertimento, e molto altro.
Qualunque cosa sia, passerà!
Questa è una certezza, tutti lo sappiamo, ma lo dimentichiamo: quindi, qualunque sia l’esperienza del momento (piacevole, normale o spiacevole), possiamo confidare nel fatto che passerà, non durerà per sempre.
A volte ricordarlo può essere di grande conforto, specie quando ci troviamo nel bel mezzo di qualche situazione ‘difficile’.
Ascoltarsi
Di che cosa ho bisogno veramente adesso?
Questa domanda ricorre in ognuna delle fasi ‘prima-durante-dopo’. Anche mentre siamo coinvolti nell’esperienza, sempre possiamo porcela interiormente e, soprattutto, rispondere con sincerità e agire di conseguenza in modo consapevole e connesso alle nostre necessità.
Respirare
Uno, dieci, cento respiri. Mai sottovalutare il potere del respiro.
Qualunque cosa accada: un respiro.
Respira e riconosci come ti senti.
Poi vai avanti.
DOPO
Ogni momento un nuovo inizio
Qualunque cosa sia accaduta, ripeto, qualunque cosa sia accaduta, è accaduta e fa ormai parte del passato. Comunque siano andate le cose, l’invito è: prendiamoci cura di noi adesso.
Se le cose sono andate ‘bene’sarà un ottimo modo per proseguire, se le cose sono andate ‘non molto bene’ possiamo imparare da quanto è accaduto e soprattutto possiamo sempre ricominciare, con quelle stesse attitudini di curiosità, di disponibilità, di gentilezza che contraddistinguono l’approccio della Mindfulness.
L’invito, adesso, è trovare una cosa o attività specifica che possiamo realizzare o fare entro uno/due giorni, per dimostrare cura e gentilezza verso noi stessi.
Chiaramente non sto parlando di diete, deprivazioni post festività, attività fisica sfrenata per consumare calorie, depurazioni di ogni genere e tipo, digiuni, salto dei pasti, etc.
Può essere qualunque cosa è per noi ‘nutriente’, come ad esempio fare una passeggiata in Natura, andare a trovare una persona che è tanto tempo che non incontriamo, visitare una città o una mostra, fare un massaggio (o un auto-massaggio), andare ad un centro benessere o termale, programmare un cinema o teatro con amici, fare un bagno caldo profumato, dipingere, ballare, bere una tazza di thè davanti al caminetto scoppiettante, e molto altro.
Ogni momento un nuovo inizio, una fresca opportunità per ricominciare.
Se quanto è accaduto durante le Feste continua a preoccuparci, irritarci, o intristirci proviamo di nuovo ad ampliare la prospettiva : come sarà il ricordo di queste Feste fra 5 minuti…? Fra 5 ore……..? Fra 5 giorni……..? Fra 5 anni……?
Il tempo ha la capacità di cambiare la prospettiva delle cose.
Prenderci cura di noi in ogni modo possibile, come suggerisce l’autrice Lynn Rossy: ‘prendi le cose con leggerezza, esplorale con curiosità, privilegia la calma e la positività, godi della tua vita già adesso comunque essa sia, ricorda di staccare la spina ogni tanto, divertiti, respira, medita, sorridi, rilassati, stai all’aperto, rallenta’.
Ascoltarsi
Di che cosa ho bisogno veramente adesso?
Riconnetterci ai nostri bisogni è l’unico modo per poterci prendere cura di noi, profondamente, in ogni momento.
Mi ripeto questa domanda spesso, specie nei momenti di confusione o stanchezza in cui ho minore chiarezza o forza: anche solo riconoscere dentro di me di che cosa ho veramente bisogno apre porte e possibilità inaspettate.
E se non ho adesso la possibilità di prendermi cura di quel particolare bisogno, posso sempre accedere alla gentilezza verso me stessa, accogliendo il fatto che in questo momento non sono in pace, con la certezza che anche questo momento, come tutto, è destinato a cambiare, trasformarsi e passare.
Respirare
Respira e riconosci come ti senti in questo momento.
Respirare in un attimo ci può riconnettere al corpo, al momento presente, al panorama interiore che è già qui, alla realtà delle cose così come sono, aiutandoci a lasciar andare anche solo per un momento la tendenza che tutti abbiamo a volere che le cose siano diverse da come sono adesso.
Un respiro. In pace con le cose così come sono.
Un respiro. In pace con noi stessi così come siamo.
Un respiro. In pace, sentendo che va bene così.
Il Silenzio
In un momento veramente sfidante che ho attraversato molti anni fa, un mio amico e maestro mi disse: ‘Il silenzio è un balsamo per l’anima’.
Sentii questa frase e la sento tuttora profondamente vera. Sia che stia passando un periodo di disagio, sia che mi senta in pace col mondo, il silenzio è comunque un vero balsamo per l’anima.
Senza nulla togliere alla bellezza della convivialità e del ritrovarsi in famiglia o con gli amici, credo sia prezioso ritagliarsi dei momenti di silenzio proprio dentro questo periodo di festa, di rumore, di parole, di incontri, di stimoli di ogni genere.
Fermarsi, respirare, rimanere qualche momento in silenzio magari anche davanti ad un paesaggio naturale o anche solo guardando il cielo da una finestra, o chiudendo gli occhi: chiudendo gli occhi al mondo esterno ed aprendo gli occhi al mondo interno.
A questo punto non mi resta che augurare a tutti voi, a tutti noi
Buone Feste
Buon Percorso
Buona Pratica
Buona Vita
Buon Inizio