Ma…cosa può fare la Mindfulness per me?
Quando incontro persone stremate dal loro rapporto col cibo, da una vita di disagio se non di vera e propria sofferenza, di pensieri ossessivi nascosti a tutti, ma così prepotentemente presenti ogni giorno, quando parlo con persone che mi testimoniano il loro dolore nelle svariate forme che può assumere in questo ambito, quando vedo nei loro occhi la speranza di aver trovato finalmente la strada giusta, la via d’uscita dal tunnel, quando queste persone infine mi chiedono… ma….che cosa può fare per me la Mindfulness?
Quello è un momento in cui fermare le parole e, prima di tutto, sentire: sentire l’ondata di sofferenza assieme a quella della speranza disperata, dell’ultima possibilità, del non poterne più e non saper più come uscirne, né se sarà mai possibile uscirne.
Ogni volta, sentire tutto questo è come una vertigine.
Poi – il respiro.
Il respiro mi ricorda quello che la Mindfuness ha fatto per me.
Mi ha insegnato ad aver cura e a prendermi cura.
A darmi tempo, non avere fretta, apprezzare i piccoli passi.
A non dover sempre intervenire, ad aspettare, e a volte stare ferma.
A riconoscere che c’è una parte dolente, ma anche molte altre che stanno bene.
A non cercare i risultati cedendo alla continua illusione del ‘potrò essere felice solo quando, solo se…’
A riconoscere con gratitudine quello che c’è di buono ora, non ieri, non domani, né quando sarò o diventerò qualcosa di diverso da ciò che sono adesso …. Ma ora, in questo momento.
Ad essere vera con me stessa.
A mollare il bisogno di controllo.
A usare leggerezza e dare il giusto peso alle cose.
Ad accogliermi per quello che sono, come sono, con coraggio e apertura.
Ad abbracciare le parti più fragili e delicate di questo mio essere, di questa mia forma umana.
‘Questo può fare la Mindfulness per te’.
E allora gli occhi si inumidiscono, è come se qualcuno improvvisamente e finalmente ci avesse ascoltato e compreso, ci si sente accolti e abbracciati da una gentilezza, una delicatezza dimenticate per troppo tempo e chiuse nel petto di ghiaccio.
Il cuore si scioglie e rimane aperto, vulnerabile e forte, pronto ad affrontare il viaggio, pronto a lasciare dietro di sé tutti i luoghi conosciuti…
“Pronti alle necessità del viaggio
quelli che sono sul sentiero della consapevolezza
scivolano via silenziosi come cigni
lasciando dietro di sé i vecchi luoghi di riposo”
(Dhammapada, v. 91)
I cigni scivolano via silenziosi, nessuna resistenza.
Questo può fare la Mindfulness per te.