Emergenza Covid e disagio nella relazione con il cibo
By Alessandra Pollina / novembre 16, 2020 / Ricerca / 0 CommentsDa quando è iniziata l’emergenza covid, ormai molti mesi fa, hai notato differenze nel tuo rapporto con il cibo? Ti sei sentita più spesso di ricorrere al cibo, magari in momenti di stress, tensione o ansia? Ti senti tuttora in uno stato di incertezza e insicurezza fisica ed emotiva?
E’ normale. Assolutamente normale.
Il nostro corpo ed il nostro sistema nervoso stanno fronteggiando al meglio possibile la situazione che ci troviamo a vivere e, in questo momento, trovarsi a mettere in atto (o mettere nuovamente in atto) comportamenti disfunzionali – azioni, modalità, atteggiamenti, pensieri su noi stessi, il nostro aspetto fisico ed i cibo-, è assolutamente comprensibile.
L’invito per ognuno di noi è sempre lo stesso: accogliere tutto ciò che stiamo sentendo, prenderci cura di noi al meglio possibile, perdonarci se a volte è difficile o se non sempre riusciamo a mantenerci presenti e aperti a ciò che ci accade.
E chiedere aiuto, se ne sentiamo il bisogno.
Mi fa piacere condividere con voi un articolo di Susan Albers, psicologa, esperta di mindful eating che riporta dati raccolti da vari studi su come la pandemia abbia peggiorato i sintomi di disturbi del comportamento alimentare o anche solo la fame emotiva e da stress, e alcuni suoi suggerimenti.
“Perché il Covid ha innescato un aumento dell’87% dei sintomi da disturbo alimentare.
L’emergenza Covid è stata ed è difficile in tutto e per tutti, ma soprattutto per chi è alle prese con disordini alimentari.
Un nuovo studio della Northumbria University ha scoperto che l’87% delle persone con disturbi alimentari passati o attuali ha riferito che i loro sintomi sono peggiorati (un terzo dice ‘molto peggiorati’) da quando è iniziata l’emergenza covid. Allo stesso modo, la National Eating Disorders Association ha riportato un aumento del 78% delle chiamate alla loro hotline e alle chat online rispetto a un anno fa.
Perché? Ci sono tantissime ragioni.
Una delle ragioni più importanti è che i disturbi alimentari prosperano in isolamento. Questo è uno dei motivi per cui così tanti professionisti della salute hanno visto un drammatico aumento delle persone in cerca di aiuto durante la pandemia di Covid. Le persone sono tagliate fuori dal loro sostegno sociale quotidiano che è la chiave per la guarigione. Inoltre, il 45% degli intervistati dello studio dell’International Journal of Eating Disorders ha indicato di essere rimasto improvvisamente senza cure, tagliato fuori durante la pandemia.
Inoltre, i disturbi alimentari sono scatenati in grande misura dallo stress e dall’ansia, oltre che dalla minaccia della scarsità di cibo e dalla necessità di fare scorta di alimenti – comportamenti che si stanno incrementando per tutti. Senza contare che l’instabilità del mondo e l’incertezza possono essere traumatiche e far sentire fuori controllo.
È anche interessante notare che gli incontri su Zoom, Skype e simili hanno aumentato l’insicurezza sul proprio corpo. Questi strumenti richiedono alle persone di guardare direttamente se stessi per lunghi periodi di tempo, il che aumenta l’ansia e l’ossessione sul corpo. Anche le persone a cui non era stato precedentemente diagnosticato un disturbo alimentare hanno riferito un’impennata di fame emotiva e da stress, di abbuffate o di perdita di appetito a causa dell’ansia.
Purtroppo alcuni dei “messaggi culturali” sui social media durante la pandemia sono stati un altro fattore scatenante del comportamento dei disturbi alimentari, con il continuo riferimento al ‘tenersi in forma’, all’esercizio fisico, al rischio di prendere peso, ecc. I social media sono stati inondati di post che sottolineavano l’uso del tempo a casa per allenarsi e mettersi o mantenersi in forma. Tutto questo ha scatenato timore e ansia.
Se voi o qualcuno che conoscete ha avuto un peggioramento di sintomi, va tutto bene ed è comprensibile.
Ecco alcuni consigli per aiutarvi durante la pandemia.
Suggerimenti
– Se conoscete qualcuno che ha avuto problemi con un disturbo alimentare in passato, chiamatelo. Informatevi gentilmente su come se la cava. Il solo fatto di mettersi in contatto può essere molto utile.
– Smettete di usare parole come “tenersi in forma, controllare il peso” e usate termini più sani come “mangiare con attenzione“. Siate un buon modello per un’alimentazione sana!
– Potete anche programmare un incontro Zoom durante gli orari dei pasti per aiutare a ridurre l’isolamento e fornire sostegno a voi stessi o ad amici o familiari che hanno difficoltà nel rapporto col cibo.
– Se avete notato dei cambiamenti nel vostro modo di mangiare (pensare molto al cibo, mangiare per stress, abbuffarsi, mangiare in modo restrittivo), rivolgetevi ad un esperto. Ricordate che potete farlo anche attraverso incontri online.
– Fate attenzione ai vostri social media. Va bene non seguire i messaggi che vi fanno sentire male con il vostro corpo o con il cibo. Seguite le persone e i professionisti che promuovono la salute e la cura di sé.
– E’ importante che vi prendiate cura di voi e vi facciate aiutare, specie in questo periodo”.
Adattato da un articolo di Susan Albers
27 ott 2020